La tradizione rurale del territorio cuneese è legata al rito del pane. Il forno era nelle borgate un luogo di incontro e di condivisione, in quanto si accendeva per tutti gli abitanti in qualche caso una volta a settimana, più spesso una volta ogni due.
Il pane era la base della dieta e, a seconda del territorio, le ricette e le forme cambiavano. Durante i giorni di festa gli impasti venivano arricchiti con un po' di prezioso zucchero, qualche volta persino con marmellate o addirittura con frutta secca come nocciole e castagne. Questa era, in passato, la visione del dessert. Fortunatamente tante ricette sono arrivate a noi, alcune intatte, altre rivisitate in chiave moderna. Il denominatore comune rimane l’alto livello qualitativo delle materie prime di cui la terra abbonda. Un concetto di qualità presente anche nella pasticceria che ripropone ancora oggi sia i biscotti e le torte semplici del passato rurale che meravigliosi esempi di alta pasticceria e cioccolateria, legate alla più nobile tradizione piemontese, miste a una nuova artigianalità che anche in questo settore rende grande la terra cuneese.