Le
differenze morfologiche del territorio della Granda lo rendono unico dal punto
di vista gastronomico in quanto, ogni zona nei secoli è riuscita a esprimere
ricette e soluzioni diverse dalle altre. Questa enorme varietà si legge
soprattutto nelle creazioni casearie e non è un caso che la provincia di Cuneo sia
una delle più ricche d’Italia in fatto di formaggi a denominazione di origine
protetta. Nei secoli, l’allevamento di bovini, di ovini e di caprini è sempre
stato fondamentale per l’economia rurale.
La creatività casearia è stata una conseguenza e i formaggi rappresentano da sempre una remunerativa merce di scambio oltre che una fonte di sopravvivenza.
Sono ben due
i formaggi d’Alpeggio, la Raschera che proviene dalle Valli Monregalesi e il
Castelmagno, originario della Valle Grana. Grandi forme prodotte nei pascoli
estivi con peculiarità diverse e storie che si perdono nella notte dei tempi. Non c’è
valle, non c’è paese che non possieda la propria specialità casearia, anche se
non sempre riconosciuta da un marchio d’origine. L’elenco sarebbe infinito e
sempre in continuo sviluppo, perché la storia casearia cuneese continua, grazie
a una passione che sembra non finire mai.
Nascono ogni anno piccoli caseifici con
produzioni di alto livello, soprattutto a base di latte di capra grazie alla facilità di allevamento e a una sempre più pressante
richiesta del mercato.